"Sono abitudinario, leggo la targhetta sopra l'ascensore qual è la capienza, quanti chili porta poi si apre la porta e non lo so già più" cantavano gli Elii assegnando a questo brano un titolo chilometrico che la dice lunga sulle abitudini:"Nubi di ieri sul nostro domani odierno", quasi un trattato di filosofia in una riga degno dei più luminosi testi di Tea Gangemi. Giulia (@La_Saky) definisce "Abitudine:formalina che rallenta azioni straordinarie, gravità per il sorriso, fiato corto alla fine del sospiro"
e quando ho chiesto ad Alle Vivaldo (@MissPerspy) quale fosse la sua abitudine felice mi ha risposto "sorridere sempre (mi scatta in automatico) quando vedo le anatre volare sopra il fiume". Di abitudini corrosive e di quelle che ci accorgiamo essere tali solo quando capita quella stramaledetta mattina in cui "sei partito con le tue valige verso una altra vita".
e quando ho chiesto ad Alle Vivaldo (@MissPerspy) quale fosse la sua abitudine felice mi ha risposto "sorridere sempre (mi scatta in automatico) quando vedo le anatre volare sopra il fiume". Di abitudini corrosive e di quelle che ci accorgiamo essere tali solo quando capita quella stramaledetta mattina in cui "sei partito con le tue valige verso una altra vita".
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